“Da San Giovanni si può arrivare ovunque: ecco perché le mission di Est(ra)Moenia e Nest si sono intrecciate, assieme guarderemo lontano. Il primo progetto? 7500 metri quadrati di ambizione"

Editoriale
16 Feb 2022

di Francesco Di Leva

Attore – Direttore Nest - Napoli Est Teatro di Napoli

Che il mio cuore batta a Est ormai credo sia cosa risaputa. Sono cresciuto in un quartiere che sembrava non darmi alternative, tra la farina del panificio della mia famiglia e i morti ammazzati per strada. Noi ragazzi dello zoo di San Giovanni sembravamo tutti con il destino segnato dalla sfortuna di essere nati nel posto sbagliato, e invece – parlo per me - ho avuto il coraggio di combatterlo quel destino e di vincerlo. Sarà anche per questo che mi dànno l’anima per il mio quartiere, per i suoi giovani, per questa zona di Napoli Est che ha tanto da offrire e che va scoperta da chi non la conosce. 

Diciamoci la verità, a Napoli esiste un muro invisibile tra il centro e la periferia. Qualcuno si chiede quali possano essere i motivi per cui dal centro bisognerebbe prendere l’auto e farsi un pezzo di strada oltre piazza Garibaldi per arrivare a San Giovanni: i murales di Jorit, le spiagge di sabbia vulcanica, la Cittadella Universitaria dell’Università degli studi di Napoli Federico II in cui si trova la Apple Academy o il Teatro Nest. Mica poco! Forse, però, non abbastanza per superare la paura dettata  da anni di prime pagine di cronaca nera che hanno raccontato di un quartiere sotto assedio degli scontri tra famiglie per il predominio del territorio, proiettili vaganti e bombe carta. 

Una lotta, quella di avvicinare il centro alla periferia, che il Nest sta già combattendo da qualche anno, offrendo una proposta culturale attraverso gli spettacoli del teatro e una serie di attività collaterali atte ad avvicinare i giovani del quartiere e non. Una alternativa alla strada e al disagio sociale cui molti ragazzi sono costretti. Quell’alternativa che ho trovato anche io quando ero un ragazzino come loro e mi ha cambiato la vita. Per i miei figli che voglio far crescere qui nonostante tutto.

Perciò, quando siamo stati invitati a entrare nel progetto Est(ra)Moenia, non ci abbiamo pensato due volte e chi scrive, a nome di tutto il Nest, esprime la propria gioia e l’onore di far parte di questo collettivo all’insegna dell’inclusione che raccoglie le esperienze più varie in abito artistico, culturale, sociale, accademico e imprenditoriale, atte a riqualificare la zona orientale di Napoli. 

Le mission di Est(ra)Moenia e Nest si sono intrecciate al fine di valorizzare il territorio di San Giovanni per guardare lontano, a un futuro migliore e radioso, avendo mire sempre più ambiziose. A proposito di ambizione: è notizia di pochi giorni fa, che Carmine Guarino – co-fondatore del Nest – è candidato all’Oscar per le scenografie del film “È stata la mano di Dio” diretto da Paolo Sorrentino. Questo per dire che da San Giovanni si può arrivare ovunque.

Con l’intento principale di produrre cultura, il Nest ha proposto la pazza idea di insediare un tendone da  circo – uno Chapiteau – nel cuore del quartiere, in un’area parcheggio dismessa  del Rione Villa, affinché venga rigenerata per poi ospitare lo chapiteau e la sua ricca programmazione multidisciplinare di altissimo livello artistico-culturale, con la supervisione artistica del Nest - Napoli Est Teatro: 7500 mq abbandonati alle intemperie che verranno riqualificati e destinati alla realizzazione di spettacoli, ma anche laboratori e incontri con grandi maestri del cinema e del teatro. 

Un progetto, che seppur estremamente legato al territorio, ha dunque la volontà, la mira e l’ambizione, oltre che di diventare aggregante, di superare i confini non solo della periferia verso la città ma anche i confini regionali e nazionali.

Credits: Martin di Maggio
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