“Da San Giovanni a Carbonara a San Giovanni a Teduccio, il Dipartimento di Architettura sviluppa una lettura critica del territorio dell’area Orientale di Napoli per avviare con Est(ra)Moenia azioni di cura dello spazio pubblico”

Editoriale
02 Feb 2022

di Ferruccio Izzo 

Architetto e professore ordinario di Composizione Architettonica ed Urbana - Università degli Studi di Napoli Federico II

Il Dipartimento di Architettura della Federico II nell'ambito di una convezione di ricerca con l’associazione Est(ra)Moenia sta sviluppando una lettura critica dell’area Orientale di Napoli al fine di indirizzare e mettere a punto una serie di azioni strategiche di cura e riqualificazione dello spazio pubblico che l’associazione Est(ra)Moenia realizzerà per generare una connessione qualificante e sinergica tra i margini orientali del Centro Antico di Napoli e la parte urbana ad est, un area compresa tra San Giovanni a Carbonara e la sede della Federico II a San Giovanni a Teduccio, e avviare un programma di tattiche urbane e politiche sociali di coesione e promozione territoriale. A partire, quindi, dal margine orientale della città antica, l’obiettivo è di ricercare possibili strategie per connettere mondi lontani, realtà urbane fisicamente vicine ma incapaci ad oggi di essere attraversate da un comune senso di urbanità: si tenterà di far permeare nella cultura del quotidiano l’idea che la città orientale sia un insieme articolato di luoghi pronti ad essere attraversati dalla vita, disponibili ad offrire nuove condizioni e nuovi usi.

Attraverso una mappatura ed un’analisi di natura sia fisica che qualitativa dei diversi dati della realtà costruita, ambientale, sociale, demografica, culturale, economica e produttiva dell’area studio si stanno evidenziando e sistematizzando le sue principali potenzialità e criticità. Il risultato sarà una tavola sinottica di riferimento per l’elaborazione di una visione integrata nella città di questa parte urbana, da considerarsi sistema complesso di luoghi in cui avviare efficaci azioni di cura e salvaguardia a partire dall’attenzione allo spazio pubblico e ai servizi di comunità. 

Nell’area studio verranno individuati alcuni nodi strategici, soprattutto in relazione ai livelli di infrastrutturazione presenti, nel cui ambito progettare interventi sugli spazi aperti ed interstiziali. La progettazione muoverà dalle aree dismesse – industriali e ferroviarie – e dalle aree residenziali degradate, ovvero tutti quei siti disponibili a immediate azioni di cura e trasformazione, selezionati sulla base della loro specifica potenzialità a mettere in relazione una presenza di infrastrutture di trasporto e di servizi pubblici con un possibile futuro incremento delle attività produttive e della densità abitativa. 

Il motore della strategia sarà il riconoscimento di luoghi e spazi aperti da rigenerare, disponibili ad usi pubblici, che andranno connessi e messi in sinergia tra loro al fine di creare nuove centralità urbane di grande qualità tra il Centro Antico e l’area Orientale. 

Il metodo proposto utilizzerà l’accurata conoscenza del territorio sviluppata e la metterà in relazione con un quadro, il più ampio e preciso possibile, di progetti ed iniziative previsti in quest’area, sia da parte del pubblico sia del privato. Il fine è consentire ad Est(ra)Moenia di strutturare ed avviare una serie di dialoghi, con il Comune di Napoli, la Regione Campania, la comunità locale, i diversi Enti, le Università, il terzo settore, gli imprenditori ed i tecnici, per stimolare un aperto e necessario confronto sullo stato delle cose e costruire collaborazioni e sinergie dirette all’avvio di un più ampio programma di rigenerazione urbana dell’area Orientale.

Inoltre, il Dipartimento di Architettura attraverso un ciclo di seminari avvierà un dialogo nazionale con le istituzioni e le università delle città italiane maggiormente investite da processi di rigenerazione analoghi (Milano, Torino, Firenze, Roma) oltre che una serie di relazioni con università internazionali che hanno sviluppato progetti di ricerca improntati sugli stessi temi (TUM Monaco; HafenCity Universität Amburgo; ETH Zurigo; TU Delft; Pratt School of Architecture New York). 

L’intento è costruire una rete nazionale e internazionale capace di supportare nell’area Orientale di Napoli un processo rigenerativo che ponga al centro un’azione integrata in grado di gestire le dinamiche trasformative urbane e sociali, le diseguaglianze e ripensare i territori fragili. 

Questo confronto diversificato e intenso servirà a generare collaborazioni, scambi di conoscenze ed esperienze ed una maggiore consapevolezza delle tematiche al fine di stimolare visioni di ampio orizzonte e promuovere la ricerca di nuove forme di paesaggio in transizione, capaci di accogliere le trasformazioni legate ad eventi esterni, di adattarsi alle evoluzioni dei sistemi naturali e di ripensare le aree marginali e abbandonate per una nuova cultura dell’abitare a Napoli che sappia coniugare identità, coesione sociale, innovazione, benessere e cultura. 

Attraverso una serie di workshops progettuali, con il coinvolgimento di docenti italiani e stranieri e di dottorandi e studenti, verrà aperto un confronto e un dibattito sulle aree strategiche individuate dalla ricerca e verranno elaborate soluzioni progettuali per aree abbandonate, spazi vuoti, aree interstiziali, edifici dismessi da considerare come grandi serbatoi di materia “prima” necessaria a innescare processi di rigenerazione del territorio e della sua comunità. 

Pertanto, i temi di progetto saranno individuati proprio in quegli spazi aperti e più malleabili, ma anche maggiormente identificabili dalla comunità, e nelle emergenze presenti che diverranno i punti nevralgici degli interventi. 

I “vuoti” saranno l’incipit di azioni di cura del palinsesto urbano e l’occasione per rafforzare contesti fragili – fisici ed immateriali – provando a definire al loro interno un nuovo senso di sicurezza, accoglienza, appartenenza e decoro. 

Seminari di studio e presentazioni degli esiti progettuali all’assemblea di Est(ra)Moenia consentiranno successivamente al gruppo di ricerca di valutare l’insieme dei progetti sviluppati, utilizzandoli anche per delineare delle linee guida di sviluppo strategico che includano i luoghi e la comunità rivelandone il potenziale, facendo emergere i conflitti latenti e promuovendo l’esplorazione di soluzioni in grado di risolverli e mettere in campo nuovi e più ampi scenari di sviluppo. 

Allo stesso tempo verranno selezionati da Est(ra)Moenia uno o più interventi di riattivazione di spazi pubblici, di natura temporale o anche permanente, da realizzare e, quindi, gestire con il coinvolgimento della comunità locale, attraverso il supporto di rappresentanti del terzo settore, organizzando e implementando un programma di attività, servizi ed eventi che, con il coinvolgimento di diversi soggetti pubblici e privati, promuoveranno l’utilizzo degli spazi e svilupperanno attrattività e conoscenza dei luoghi ed un nuovo senso di appartenenza e benessere per la comunità.

La realizzazione di questi spazi pubblici servirà a definire nuovi standard di qualità urbana e la messa a punto di un abaco di elementi architettonici e di arredo urbano da considerarsi basilari per lo sviluppo di un paesaggio urbano di forte valore identitario e comunitario, fondamentale per una rigenerazione delle sfere civica e domestica della città. 

© 2021 ESTRAMOENIA  - 
-  Credits
GOODEA
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram