di Amedeo Manzo
Presidente Banca di Credito Cooperativo di Napoli - Presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria
Io credo fermamente che il rilancio del Mezzogiorno sia al centro del rilancio del nostro Paese, così come il rilancio delle periferie sia fondamentale per il rilancio di Napoli. La scelta di lavorare a Napoli orientale con l’associazione Est(ra)Moenia rientra esattamente nella volontà di rimettere al centro l’uomo. Noi crediamo davvero in un credito più umano, una cooperazione romantica illuminata. Il nostro approccio differente rispetto ad altre banche non è legato solo a una speranza, ma a elementi concreti che ci hanno consentito fino ad oggi di avere sempre ottimi risultati sia in termini di utili sia, per esempio, in termini di sofferenze. Faccio un esempio su tutti: a Napoli i nostri clienti restituiscono puntualmente, tanto è vero che noi abbiamo un tasso di sofferenze dello 0,15 per cento. Sono numeri indicativi del fatto che unire i valori all’efficienza ci conduce all’efficacia e rappresenta un modello di fare banca per il territorio in difesa delle comunità, riuscendo a ottenere al contempo importanti risultati economici. Ciò seguendo i principi fondanti del rating umano e della biodiversità creditizia. Una cooperazione romantica, dunque, che si unisce a una illuministica e che consentono di raggiungere il corretto equilibrio di efficienza, di valorizzazione dell'esperienza umana nella piena sostenibilità dell'azione creditizia. Modelli che, come rilevato di recente anche in uno studio della Bocconi, sono vincenti non in relazione alle dimensioni delle banche ma anzi alla loro capacità di conoscere ed essere vicini ai territori.
Stiamo addirittura studiando un algoritmo che faccia valere questo diverso modo di affrontare i temi del credito che non possono rimanere questione astratta con indicazioni uguali per tutti in tutti i territori europei. Noi conosciamo a fondo i nostri territori e abbiamo la missione di raccogliere e investire per la crescita delle nostre comunità. Ed è per questo motivo che anche la prima assemblea della Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria che si è svolta il 12 luglio scorso ha mostrato grandi risultati: 16 banche, 235 sportelli, 1600 dipendenti, oltre 63 mila soci, un patrimonio di 722 milioni, un utile di 3 milioni di euro, una raccolta totale di 8774 milioni e impieghi per 4475. E le parole chiave sono partecipazione, inclusione, coinvolgimento ascolto. Un modello diventato importante a livello nazionale ma soprattutto un modello che guarda non solo alle aziende grandi e medie, ma anche a quelle piccole, non solo a quelle che hanno sede a piazza dei Martiri ma anche a quelle che sono a San Giovanni a Teduccio o a via Argine. Un modello che guarda ai giovani e ai più deboli come opportunità, potenzialità ancora inespresse da coltivare e far crescere per costruire un tessuto sociale ed economico più grande e più sano. Tutto ciò per costruire il nostro futuro attraverso la lealtà e la passione e lo spirito di servizio che ci sta garantendo risultati importanti. Tra le tante iniziative che abbiamo già messo in campo un occhio particolare è rivolto proprio ai giovani: in primo luogo stiamo realizzando una Academy che abbia come destinatari giovani talenti da inserire negli organici delle banche in collaborazione con l’università; un lavoro che proviene anche dalle numerose collaborazioni realizzate con tanti importanti atenei a cominciare dal Dipartimento di economia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli ma non solo.
È da qui che si riparte tutti insieme. Ed Est(ra)Moenia ci appare un luogo importante dove le migliori energie imprenditoriali, professionali, culturali e sociali si incontrano e collaborano.
