“Con Est(ra)Moenia abbiamo messo insieme energie, esperienze, persone e realtà già attive su quel territorio-cerniera che da piazza Garibaldi si muove ad Est”

Editoriale
09 Feb 2022

di Ambrogio Prezioso

Presidente dell'associazione Est(ra)Moenia

Ben più di qualcosa si muove. Da San Giovanni a Carbonara verso est, siamo davvero di fronte all’attesissimo cambio di rotta. È sotto gli occhi di tutti che le progettualità che interessano l’area Orientale di Napoli – cerniera fondamentale che vuole tornare a dialogare con il mare e il centro di Napoli – sono tante, interessantissime, innovative. Finalizzate a un rilancio ambizioso – sacrosanto per una città-capitale del Mediterraneo - che compete con le straordinarie trasformazioni urbane internazionali e che oggi finalmente ci appare non più aleatorio ma sempre più concreto e realizzabile. Grazie, soprattutto, a un approccio che vede istituzioni, investitori, cittadini in squadra, pubblico e privato in sinergia.

Con Est(ra)Moenia – associazione che ho l’onore di presiedere – abbiamo messo insieme energie, esperienze, persone e realtà già attive su quel territorio-cerniera che da piazza Garibaldi si muove ad Est con competenze multisettoriali che appartengono a molteplici background – sociale, culturale, artistico, imprenditoriale, accademico. 

Con l’intento principale di fornire supporto, sotto forma di idee, forze, spunti, progetti. E raccogliere i consigli e le prospettive di chi ogni giorno attraversa quei luoghi e ne conosce appieno i bisogni e le urgenze, incluse quelle “eterne” e di lungo corso, quelle che finora non hanno trovato soluzione e che pongono la zona Orientale in un perenne stato emergenziale e di abbandono.

Più volte durante le riunioni dell’associazione ci siamo interrogati per definire la mission di Est(ra)Moenia: vogliamo dare voce, agevolare opportunità, mappare le criticità, conoscerle, approfondirle e sostenere sviluppo con un approccio corale, comune, condiviso. Dare presenza, dare una struttura “umana” a qualsivoglia intervento – che sia l’organizzazione di un evento per riportare vita e persone in luoghi abbandonati o la costruzione di una semplice fila di lampioni, dove oggi manco la luce arriva.

Lo abbiamo detto subito, non ci interessano le opere mastodontiche, ci interessa aiutare e farci aiutare. Perché molte delle personalità che fanno parte di Est(ra)Moenia – incluso chi scrive - nell’area orientale già lavorano, investono, vogliono che quella zona esca dall’ombra. “Assieme”, insomma è una parola chiave per noi. Così come “conoscenza”, “ascolto”, “rete”. Proprio con queste ispirazioni, abbiamo puntato sul Dipartimento di Architettura della Federico II che in ambito interdisciplinare con un insieme di docenti è al lavoro per Est(ra)Moenia a uno studio di lettura scientifica del territorio di Napoli Orientale. Ne uscirà un approfondimento critico, basato su dati e rilevamenti, che sarà disponibile a chiunque ne avrà bisogno, dalle istituzioni ai semplici cittadini. 

Siamo, inoltre, già attivi nel sostegno a un progetto che ambisce a rivoluzionare piazza Garibaldi e che vede tra i promotori, enti e cooperative sociali che da decenni approssimano i più fragili a chi non potrebbe essere più lontano per metterli in dialogo. Ne ha parlato Andrea Morniroli, qui tra le pagine del sito di Est(ra)Moenia, vi invito a leggere il suo intervento, siamo emozionati, ci aspettiamo grandi cose. E siamo dell’opinione che il fiorire di attività che, ai più vari livelli, si stanno muovendo attorno all’area orientale della città di Napoli, dalla cinta della città storica fino a San Giovanni a Teduccio, può costituire il migliore viatico per innescare, finalmente, i necessari processi di rigenerazione che rendono ragione alle inimitabili potenzialità che l’area relativa esprime.

In proposito, meritano segnalazione i programmi che, con apprezzabile concretezza, sta portando avanti la nuova amministrazione comunale, che ragiona sulle azioni necessarie nell’area ed a tal fine ne sono una prima testimonianza i progetti candidati per il Contratto Istituzionale di Sviluppo attivato dall’Agenzia per la Coesione. Allo stesso modo la Regione Campania con la proposta di rilancio urbano e metropolitano “Ad Est di Napoli” che arriva fino al porto del Granatello, da un lato ha sviluppato un concept di sistemazione dell’area con il principale obiettivo della riconquista del mare - un sogno di tanti che insieme possiamo e dobbiamo realizzare - da parte del territorio ricompreso tra Barra e San Giovanni e dall’altra, attraverso l’EAV, sua partecipata di scopo, candida nel medesimo Contratto di Sviluppo l’hub trasportistico della stessa piazza Garibaldi, progetto destinato a completare in maniera esemplare la risistemazione della piazza valorizzata da Dominique Perrault e realizzata da Metropolitana di Napoli, cha, a sua volta, propone l’ambizioso progetto del Parco Lineare a Poggioreale, un grande parco urbano di congiunzione del territorio ricompreso tra le due stazioni del Centro Direzionale e, per l’appunto, Poggioreale della metropolitana.

Ebbene, in tale contesto, si muove sinergicamente quel che tocca a noi: l’azione civica, professionale, imprenditoriale, culturale, di Terzo Settore, di supporto e operatività attraverso la congiunzione delle competenze con i territori interessati, con i cittadini che li popolano e con le attività sociali ed economiche che in essi operano. Ecco la mission di Es(tra)Moenia, la nostra iniziativa. Ed ecco la sua originalità, una multidisciplinarità e complessità di fondo che, partendo da tutte le realtà sane che operano nell’area, prova a offrire quella funzione connettiva fondamentale per accompagnare le attività delle istituzioni in corso, agevolandole, attraverso approfondimenti scientifici, dialoghi ed integrazioni con più realtà, nel segno del coinvolgimento attivo e dal basso, fuori da ogni logica autoreferenziale e divisiva. 

L’editoriale è stato pubblicato su la Repubblica Napoli

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